L’artrosi (o osteoartrosi, OA) è una malattia cronica e degenerativa che colpisce le articolazioni
e ne determina il progressivo cedimento.1,2
A deteriorarsi nel tempo è soprattutto la cartilagine, il tessuto che riveste le giunture e che, come
un cuscinetto, riduce l’attrito tra le ossa.3
Il processo patologico, però, non coinvolge solo
la cartilagine, ma colpisce l’intera articolazione.4
Interessa prevalentemente:
Tra le malattie articolari, l’OA è molto comune ed è più diffusa negli anziani.1,2
Le persone con dolore articolare alle dita, alle spalle, alle anche, alle ginocchia
o alle caviglie e rigidità mattutina e ridotta mobilità, soprattutto se hanno
più di 50 anni, probabilmente soffrono di OA.8
L’età infatti può essere il principale fattore di rischio dell’artrosi.9
• Genere: la prevalenza dell’OA dell’anca, del ginocchio e della mano è maggiore nelle donne rispetto agli uomini e l’incidenza aumenta intorno alla menopausa9
• Obesità (indice di massa corporea >30 kg/m2): è fortemente associata all’OA del ginocchio. L’obesità è anche associata all’OA della mano9
Genetica1,9
Il trattamento coinvolge modifiche allo stile di vita, fisioterapia, farmaci
e infiltrazioni con acido ialuronico. È importante agire presto per rallentare
il più possibile la malattia.
È importante individuare presto l’artrosi.11
Una diagnosi efficiente dei casi in stadio precoce consentirebbe di ridurre il carico della malattia attraverso una corretta gestione che includa:
• educazione strutturata
• esercizio fisico
• controllo del peso (quando necessario)
affrontando i fattori di rischio legati allo stile di vita
implicati nella progressione della malattia.
Differenza tra artrosi e artrite
Artrite:
gruppo di malattie acute e croniche caratterizzate da infiammazione.3
Può svilupparsi in soggetti di ogni età.12
Un corretto stile di vita assicura benefici alla salute generale e integra (non sostituisce) il trattamento medico dell’artrosi.
Comprende:13
Ricca di alimenti di origine vegetale (frutta, verdura e legumi) e marina, è parte integrante del miglioramento dello stile di vita delle persone affette da artrosi13
È importante raggiungere o mantenere un peso corporeo adeguato a seconda delle condizioni individuali e dello stato dell’artrosi e, in particolare, evitare sovrappeso e obesità13
Fumare può peggiorare i sintomi dell’artrosi e aumentare il rischio di gravi comorbilità13
Efficace, fattibile e sicura, dovrebbe essere parte integrante delle cure standard per le persone con artrosi14
(definito come categoria dell’attività fisica pianificata, strutturata e ripetitiva che ha come obiettivo il miglioramento o il mantenimento della funzionalità cardiorespiratoria
e/o della forza muscolare e/o della flessibilità e/o delle prestazioni neuromotorie)14
Può ridurre il dolore e migliorare la funzionalità, anche se si è stati poco attivi fisicamente prima dell’inizio dell’artrosi: non è mai troppo tardi per iniziare a fare esercizio13
Non stressare le articolazioni con carichi eccessivi o sport particolarmente impegnativi3
Iniziare gli esercizi lentamente per poi progredire gradualmente.
Se gli esercizi causano dolore o lo aumentano, interromperli e rivolgersi
a un fisioterapista per un programma riabilitativo personalizzato.
Mantenere la posizione proposta da ogni esercizio per almeno 3 secondi.
Ripetere 10-15 volte per 3-4 volte a settimana.
Rinforzo dei muscoli flessori del ginocchio: appoggiarsi a un supporto stabile per non perdere l’equilibrio e cadere. Mantenere il corpo in posizione verticale con l’addome in dentro e stare in piedi su una gamba, piegando il ginocchio opposto e portando il tallone il più possibile verso la natica.
Rinforzo dei muscoli della coscia: appoggiare la schiena a una parete. Portare i piedi a circa 15 cm dalla parete mantenendo spalle e schiena ben appoggiate alla parete. Tenere contratta la muscolatura addominale e far scorrere la schiena verso il basso lungo la parete fino a formare con le ginocchia un angolo di circa 30-45 gradi. Eseguire l’esercizio senza accusare dolore e in massima sicurezza, ad esempio con accanto un sostegno stabile al quale aggrapparsi per ritornare in posizione eretta.
Rinforzo della muscolatura addominale: sdraiarsi sulla schiena con le ginocchia flesse e i piedi ben poggiati a terra. Contrarre i muscoli addominali spingendo l’ombelico indietro verso la colonna vertebrale. Respirare normalmente.
Rinforzo della muscolatura glutea: sdraiarsi sulla schiena con le ginocchia piegate, piedi a terra e pancia dritta. Contrarre i glutei e sollevare il bacino dal materassino. Se l’esercizio dovesse risultare troppo facile, provare a eseguirlo con una gamba alla volta.
Mantenere la posizione proposta per l’esercizio per 1 minuto.
Ripetere 5 volte.
Esercizio di stretching: inclinarsi in avanti, far oscillare il braccio avanti e indietro, a sinistra e a destra e in un cerchio.
Esercizio di rinforzo: sdraiarsi sulla schiena con il gomito piegato e un piccolo peso nella mano, ad esempio una scatola di fagioli. Sollevare la mano verso il soffitto, estendendo il gomito. Ritornare alla posizione iniziale. Ripetere il maggior numero di volte possibile.